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Circa le origini di Sant’Arcangelo ci sono due principali ipotesi: secondo la prima furono i bizantiniad insediarsi nel territorio e successivamente sarà ufficialmente occupato dai longobardi; ad
avvalorare l’ipotesi della dominazione bizantina in Basilicata è attestata dallo stesso nome della
regione che fu usato ufficialmente dopo la fondazione della monarchia normanna ma certamente
ha origini più antiche. Probabilmente i normanni non avrebbero mai dato un nome greco al
territorio e dunque dovettero accettare un nome già comune in quelle terre. Il nome “Basilicata”
deriva dal nome con cui era indicato un alto funzionario bizantino, rappresentava l’imperatore di
Bisanzio. Quando si parla della diffusione della cultura bizantina, si ingloba in questo termine, uno
degli elementi più importanti che caratterizza una civiltà e cioè la sua lingua. Proprio questo
elemento, secondo alcuni storici, può aiutare a capire da quale cultura derivano molti centri lucani
tra cui Sant’Arcangelo. Sono stati analizzati alcuni termini del dialetto santarcangiolese: ad
esempio la parola che viene dal greco “bátrachos”(=rana) nel dialetto si pronuncia “vrótaka” in cui
il suono “r” viene spostato dalla penultima alla terzultima. Sempre in questa parola si può notare
un altro fenomeno che è comune in tutte le parlate indoeuropee: il mutamento della labiale “b”
nella labio dentale “v”. Questo esempio ha il fine di indagare su un passato incerto che si cerca di
capire studiando tutti gli elementi di una civiltà e in questo caso la lingua greco-bizantino. Le
analogie di questa lingua con i dialetti del meridione d’Italia, in particolare con quelli della
Basilicata e ancor di più a quello di Sant’Arcangelo aiutano ad arrivare a qualche conclusione sulle
prime fondazioni di questo paese. Questo centro è sorto in un’ epoca in cui il meridione d’Italia era
caratterizzato dalla presenza della cultura bizantina, dunque prima che il popolo longobardo
imprimesse ufficialmente il suo potere nel VII secolo ma come si è detto precedentemente, nessun
documento che possa confermare questa ipotesi è stato ritrovato.
La seconda ipotesi riguarda l’origine longobarda del paese ed è quella maggiormente avvalorata
dagli studiosi di Sant’Arcangelo. I longobardi vennero nella bassa Italia nella seconda metà del
secolo VI e prima della fine dello stesso secolo era già stato istituito il ducato di Benevento. La
zona marittima della bassa Italia e le città sul mare rimasero alla dipendenza dell’impero bizantino;
l’interno era in possesso dei longobardi tranne l’estrema penisola della Calabria e la penisola
dell’attuale terra d’Otranto che restarono in generale ai bizantini. Dunque tra VI-VII secolo la
nostra zona era luogo di insieme di popoli, civiltà e cultura e per questo molti storici hanno
ritenuto che questo sia stato il periodo di più alto accumulo di cultura. Molti sono stati i popoli che
hanno attraversato e che si sono insidiati nell’italia meridionale. Per gli storici che credono in una
prima fondazione di Sant’Arcangelo ad opera di questo popolo, la sua superiorità scavalcherebbe
l’ulteriore importanza che secondo altri storici ha la cultura bizantina, e secondo cui proprio al
popolo greco si deve il primo insediamento nell’area in cui poi venne fondata Sant’Arcangelo.
I primi storici di Sant’Arcangelo hanno ipotizzato che esso abbia avuto origine nel 650, dopo che i
longobardi sconfissero i greci sul Gargano impadronendosi del santuario di San Michele Arcangelo.
Essi ricordano come l’8 maggio del 650 i longobardi di Benevento riportarono vittoria sui greci
provenienti dall’impero d’Oriente. Un prete di nome Barbato fece comprendere al popolo
longobardo che dovevano la propria vittoria al patrocinio di San Michele Arcangelo, la cui festa è
celebrata ancora oggi in questo giorno. Per la convincente azione di conversione da parte del prete
Barbato, i longobardi abbandonarono l’eresia e abbracciarono la religione cattolica. In onore
dell’arcangelo Michele che aveva portato loro la vittoria sul Gargano, essi edificarono in suo onore
numerose chiese, monasteri e centri abitati.